Già nell'antichità esistevano giochi con la palla che possono essere considerati predecessori della pallavolo, per esempio il follis, il quale veniva eseguito solo con scopo ludico. In Germania, nel 1893, fu introdotto un gioco chiamato faustball. Il merito dell'invenzione della pallavolo moderna, nata ufficialmente nel 1895, va a William Morgan, insegnante di educazione fisica presso un college nel Massachusetts. Nello stesso anno, Morgan, propose questo nuovo sport nel college di Springfield, questa disciplina aveva come caratteristica peculiare di non prevedere il contatto fisico. L'anno successivo fu però Alfred F. Halstead a cambiarne il nome, da mintonette a volleyball.
Ai tempi di Morgan la pallavolo era composta da due squadre, ciascuna composta da cinque giocatori, e come già detto,
non prevedeva il contatto fisico.
Per un lungo periodo è stata giocata in due modi differenti: all'occidentale e all'orientale, con la cosiddetta regola
"dei tre tocchi" che prevede un massimo di tre passaggi della palla prima di inviarla nel campo avversario.
Nel 1938 venne introdotto un altro cambiamento, ossia il muro, la barriera che i giocatori possono fare con le braccia
per bloccare le schiacciate avversarie.
Un'altra data fondamentale nella storia della pallavolo è il 1947, data in cui i rappresentanti di quattordici federazioni
(Belgio, Brasile, Cecoslovacchia, Egitto, Francia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Ungheria, Uruguay, USA
e Jugoslavia) si riunirono a Parigi, dove fondarono FIVB e venne ufficialmente approvato il primo regolamento internazionale
che unificò le regole di gioco europee ed americane. Il regolamento prevede che il campo possa essere indoor o outdoor, il
terreno di gioco è di forma rettangolare, lungo 18 metri e largo 9, diviso in due settori attraverso una rete che
è posta ad un'altezza di 2,13 metri, successivamente modificata, fino ad arrivare all'attuale altezza di 2,43 metri nelle gare
maschili e 2,24 metri in quelle femminili. Nei campionati giovanili, invece, l'altezza varia a seconda della categoria.
La partita è divisa in set, la durata del quale è inizialmente fissata in 21 punti. Il pallone, secondo il regolamento della FIVB,
dev'essere di cuoio con una circonferenza di 65-67 centimetri e un peso che varia tra i 260-280 grammi.
In seguito, nel 1917, la durata del set viene spostata a 25 punti, le squadre sono composte da sei giocatori e le gare si disputano
al meglio dei due set su tre. Nel 1998, invece, si la gara si compete al meglio dei tre set su cinque, viene confermata la regola
dell'applicazione del libero, la squadra acquisisce il diritto a servire ruotando di una posizione in senso orario, la palla in
battuta può toccare la rete e l'allenatore può dare istruzione di gioco agli atleti.