Le donne e il guadagno
L'università inglese di Leicester e l'istituto tedesco per la ricerca economica di Berlino hanno condotto una ricerca che ha dimostrato la sostanziale indifferenza nella tenuta della coppia e della famiglia quando è la moglie a portare a casa lo stipendio più alto o a essere l'unica che lavora.
FIGLI E STIPENDIO. Studiando 3.944 coppie inglesi durante il periodo in cui il loro primo figlio aveva un'età compresa tra gli otto mesi e sette anni, i ricercatori hanno osservato che se era lei a guadagnare di più, il rapporto appariva perfino più stabile. Durante il periodo tra i 4 e i 7 anni del bambino, il rischio di divorzio tra le coppie in cui la moglie aveva lo stipendio maggiore era più basso dell80% rispetto alle coppie in cui il marito era il detentore dello stipendio più alto.
Queste ricerche sono volte a dimostrare che non siano i fattori economici a incidere sulla vita di coppia, ma piuttosto come ci si pone di fronte a stereotipi di genere.
Nei mercati maturi entro il 2044, in quelli emergenti entro il 2066. A patto che governi e imprese sostengano il cambiamento e che le donne sappiano sfruttare due fattori chiave:
strategia di carriera (gestire con ambizione il proprio percorso professionale) e competenze tecnologiche in ambito professionale.
Dallo studio Getting to Equal è risultato che oggi a livello mondiale, per ogni 140 dollari guadagnati da un uomo, una donna che svolge l'identico lavoro ne trova in busta paga solo 100. Inoltre, le donne hanno minori probabilità di avere una professione retribuita (50% contro 75%). In Italia, secondo la ricerca, le donne raggiungeranno la parità retribuitiva nel 2049, con 5 anni di ritardo rispetto alla media degli altri mercati maturi. Fortunatamente, il divario da noi è inferioriore che in altri paesi: per ogni 100 dollari guadagnati da una donna, nel nostro Paese un uomo ne guadagna 131, in Francia 135, in Germania 160 e in Inghilterra 161.
